Ancora fermo il People mover, la navetta che collega aeroporto e stazione di Bologna

Il People Mover è (ancora) “temporaneamente sospeso”, come rende noto Marconi Express, la società di gestione della monorotaia che collega la stazione ferroviaria all’aeroporto Guglielmo Marconi. Sembra diventato un tormentone, e non solo estivo, purtroppo.  Come ormai accade periodicamente, le ragioni sarebbero di tipo tecnico ed è stato attivato il solito bus sostitutivo tra la Stazione Centrale di Bologna e l’Aeroporto, con fermata intermedia al Lazzaretto: nonostante i tempi di percorrenza notevolmente più lunghi, per viaggiare sul bus “sono validi solo i titoli di viaggio del Marconi Express – identificati dall’indicazione “Marconi Express (MEX) sul display dell’autobus stesso” – in altre parole costa come il People mover, ma ci mette molto più tempo. La monorotaia è rimasta ferma anche nei giorni scorsi e al danno, per i passeggeri, si è aggiunta la solita beffa: anche il bus si è guastato, fermandosi in viale Togliatti. “Domenica notte, verso la fine del turno di esercizio, la Centrale operativa del Marconi Express ha registrato un rumore anomalo proveniente da una delle due navette in attività”. Così, “come prevede cautelativamente il protocollo di esercizio, il servizio su navetta è stato sospeso in modo da consentire un accurato controllo a entrambi i mezzi e avviare un approfondimento sulle origini dell’anomalia”. Così una nota stringata di Marconi Express Spa, per spiegare il perchè dell’ennesimo stop. La società spiega anche che la revisione è attualmente in corso e si scusa con i passeggeri per il disagio. Mentre i passeggeri pagano i disagi – e un biglietto da oltre 9 euro – per viaggiare su un normale bus, la Procura di Bologna chiede al gip di archiviare l’indagine aperta sui numerosi disservizi. Questo perché, le verifiche tecniche che sono state svolte “non hanno fatto emergere situazioni di rilevanza penale né rispetto all’originaria ipotesi di frode nelle pubbliche forniture, né rispetto alla sicurezza”.  Dunque non ci sarebbero responsabilità sotto questi aspetti.  “Come sempre prendiamo atto del lavoro della magistratura e siamo a disposizione per tutti gli approfondimenti”, aveva commentato il sindaco di Bologna, Matteo Lepore “penso che le Istituzioni debbano avere come compito quello di far funzionare le cose. Stiamo lavorando con tutta la compagine perchè il People Mover superi i suoi problemi strutturali e ci siano sempre meno disservizi”.  Proprio a causa delle continue sospensioni per “ragioni tecniche”, il Comune non aveva erogato il contributo ex art. 42 del contratto di concessione relativo al primo anno di esercizio.

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