Bologna: in 50mila per il festival francescano

Ci sono stati i sogni. Quelli dei tanti giovani che hanno partecipato al Festival Francescano, dal 21 al 24 settembre scorsi a Bologna, nel pubblico e come ospiti: Cecilia Sala, Giovanni Mori eTommaso Stanzani solo per citarne alcuni.

Ci sono state le regole. Norme che devono essere declinate come giustizia sociale, come hanno spiegato Gherardo Colombo e Roberto Mancini; norme che invocano disubbedienza se si trasformano in scuse de-responsabilizzanti, come ha teorizzato il filosofo Frédéric Gros.

C’è stata la vita. Quella dei migranti che sbarcano in Italia, di chi subisce violenza, dei poveri, degli “ultimi”, al centro degli incontri con Annalena Benini, mons. Giovanni Checchinato, Michela Marzano, Romano Prodi, Vittorio Lingiardi, fra Marcello Longhi. Soprattutto, c’è stata la vita di san Francesco e il suo insegnamento, anocra così attuale dopo ben ottocento anni.

Il Festival dedicato al Santo di Assisi ha raggiunto quest’anno le 50mila presenze. Tra le iniziative più partecipate, ci sono state certamente le conferenze, come quelle di Éric-Emmanuel Schmitt, Paolo Crepet, Alberto Melloni e Lidia Maggi; i caffè, arrichiti da parole e sorrisi, offerti allo stand dedicato; migliaia di bambini nell’area allestita con i giochi “di una volta” e dello Zecchino d’Oro.

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