Stalking e maltrattamenti: tre misure cautelari eseguite dai carabinieri
Sono tre i provvedimenti cautelari eseguiti in altrettante vicende dai carabinieri fra Bologna e Molinella su disposizione dell’autorità giudiziaria nei confronti di persone indagate a vario titolo per maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. Il primo episodio ha interessato un 21enne cingalese che l’Autorità Giudiziaria ha sottoposto all’allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alla madre di 44 anni e alle due sorelle, entrambe maggiorenni. È stata quella maggiore a rivolgersi ai militari per denunciare il fratello che -spiegano i carabinieri- non era più in grado di mantenere una condotta pacifica in famiglia e offendeva quotidianamente le donne, per ragioni prevalentemente culturali. Su disposizione del GIP del Tribunale di Bologna il ragazzo non potrà più avvicinarsi alle familiari e dovrà rispettare una distanza minima di almeno 500 metri.
Il secondo episodio, avvenutto sempre a Bologna, ha interessato un 37enne italiano che non accettando la fine della relazione con l’ex compagna, 40enne italiana, ha iniziato a tormentarla giorno e notte, con chiamate, video-chiamate, messaggi, pedinamenti sotto casa e sul posto di lavoro: un ristorante di Bologna. I due si erano incontrati sul web due anni fa durante il lockdown, poi quando le restrizioni si erano allentate, avevano deciso di frequentarsi, iniziando una relazione che è terminata a maggio 2021. Dopo un po’ di tempo il 37enne ha iniziato però, a perseguitare la donna che, stremata e impaurita si è rivolta ai carabinieri per denunciare l’uomo per atti persecutori. La Procura ha chiesto e ottenuto così da GIP del tribunale la misura del divieto di avvicinamento.
A Molinella, invece, i carabinieri hanno eseguito una misura cautelare nei confronti di un 52enne italiano, indagato per maltrattamenti in famiglia nei confronti della moglie, una 50enne italiana. Dopo numerosi anni di aggressioni verbali e fisiche, iniziate all’inizio della loro relazione sentimentale e peggiorate col matrimonio avvenuto nel 2015, la donna ha trovato la forza il mese scorso di rivolgersi ai militari, descrivendo una storia di maltrattamenti subiti per mano del marito violento che la prendeva quotidianamente a calci, pugni e anche frustate, incurante della presenza del figlio minorenne, avuto con la precedente compagna. Il 52enne è ora a sua volta sottoposto alla misura del divieto di avvicinamento.